mercoledì 1 dicembre 2010

Iperborea - Lorenzo Villoresi


Iperborea è il nome che il maestro italiano Lorenzo Villoresi ha dato alla sua nuova fragranza. Un'uscita che si è fatta attendere a lungo, considerato che la sua ultima composizione era Alamut, del 2006. Ma d'altra parte un vero artista si prende il suo tempo, per poi regalarci il frutto della sua ispirazione solo nel momento in cui forma e idea trovano l'equilibrio perfetto.
Iperborea, nella mitologia antica, era un mondo fantastico ubicato a nord, dove vivevano esseri aggraziati e dove la luce regnava per periodi molto lunghi.
Il profumo infatti è completamente giocato intorno ad un mondo di luce, trasparenza, grazia ed eleganza. La nota di testa è brillante come uno smeraldo dalle mille sfaccettature: petali luminosi e verdi, resi sfavillanti da sottili note aldeidate, che sembrano sbocciare all'infinito. Tuttavia dopo qualche istante il profumo non rinuncia alla morbidezza grazie ad un bouquet di fiori bianchi dove spiccano soffici petali di gelsomino, carnose corolle di magnolia, delicate campanelle di mughetto e morbidi accenni di fiore d'arancio. Man mano che la fragranza respira e prende corpo, la luce continua a filtrare attraverso una soffice cascata di note delicatemente talcate che, nonostante la loro consistenza, non oscurano la brillantezza del cuore. Il fondo ci accompagna voluttuosamente in un letto di note muschiate, che nascondono una struttura consistente di legni ambrati. Dedicato ad una creatura senza tempo che mostra con discrezione la sua eterna eleganza.
Il profumo è stato creato in concentrazione eau de toilette ed è disponibile, come sempre, nelle tradizionali bottiglie a base esagonale di Lorenzo Villoresi, per questa volta realizzate in vetro trasparente, nei due tagli da 50ml e 100ml.

mercoledì 24 novembre 2010

De Bachmakov - The Different Company


Thierry de Bachmakoff è un noto designer che opera nel mondo del profumo. Insieme a Jean Claude Ellena, uno dei creatori di profumi più apprezzati del momento, ha creato la maison di profumi The Different Company. Ormai da qualche anno Jean-Claude Ellena ha ceduto il posto alla figlia, Céline, che ha creato la maggior parte dei profumi di The Different Company. Nel 2010, anno di gemellaggio culturale della Francia con la Russia, Thierry de Bachmakoff ha voluto rendere omaggio alle sue origini russe creando, insieme a Céline, il profumo che porta il nome della sua famiglia. Una fragranza che vuole celebrare le tradizioni russe, ma senza scadere nell'oleografia, anzi regalandoci un dipinto assolutamente insolito e decisamente contemporaneo.

Il profumo si chiama De Bachmakov e ci parla della Russia delle grandi distese di foreste siberiane, ritratte nel momento in cui l'inverno cede il passo alla primavera, quando il sole scioglie i ghiacci, mentre il forte vento della steppa porta sentori dall'estremo oriente. Il profumo si apre su note verdi e siderali di bergamotto e foglie di shiso (un basilico coltivato in oriente, fra Cina, Giappone e Corea), insieme alle quali il coriandolo gioca un effetto che riporta alla mente la sensazione alcolica della vodka. Il primo impatto è decisamente secco ed è un preludio a ciò che caratterizza la piramide olfattiva: il legno di cedro. Tuttavia il cuore si ammorbidisce e dal ghiaccio nasce un fiore bianco con accenti di fresia e di petalo di gelsomino, ma anche con effluvi limpidi di mughetto. Il fondo è legnoso e muschiato allo stesso tempo, un legno di cedro deliziosamente polveroso e confortevole al quale la noce moscata offre un aspetto misterioso. De Bachmakov è un profumo che può essere indistintamente portato da un uomo o da una donna rivelando un'eleganza ambigua e senza tempo. Per una donna rimane secco e di carattere, per un uomo mostra un carattere forte, ma indulgente. Da non perdere!

martedì 26 ottobre 2010

Quartz Rose - Olivier Durbano


Quartz Rose è la sesta fragranza composta da Olivier Durbano, come sempre ispirata ad una pietra. Questa volta Olivier ha scelto il quarzo rosa, pietra portatrice di buoni sentimenti, legata all'amore universale e alla compassione verso sè e gli altri. Considerato nel passato simbolo della fertilità e della femminilità, il quarzo rosa è stato sempre associato a tutto ciò che rimanda al cuore, a livello fisico, ma anche emotivo. Con riferimento alla filosofia indiana, il suo chakra è il quarto, appunto quello del cuore, e per tale motivo gli si attribuiscono virtù legate alla pace interiore e alla gioia, oltre che al senso di equilibrio e tranquillità. Secondo alcuni, è la pietra da portare quando si cerca l'amore.

Passando dai minerali al mondo dei profumi, l'associazione con la rosa è talmente immediata da risultare quasi scontata, ma volendo offrire una nuova rappresentazione del fiore in concomitanza con i valori rappresentati dalla pietra, il compito diventa alquanto arduo. Olivier è riuscito nell'impresa in maniera sublime, regalandoci una fragranza che ci abbraccia e ci scalda senza soffocarci, anzi, facendoci nascere costantemente la voglia di ritornare a questo abbraccio confortante, proprio come si vuole ritornare incessantemente fra le braccia della persona amata.

La testa del profumo è illuminata da note agrumate e speziate di bergamotto, bacca di pepe rosa e zenzero, ma anche dalla luce insolita e calda dello zafferano. Tuttavia già dalle prime note non possiamo fare a meno di renderci conto che siamo di fronte ad una creazione di Olivier, grazie alla presenza dell'incenso. Nel cuore la rosa trionfa, ma è una rosa secca e al tempo stesso lucente, nonché ben strutturata, grazie anche al sostegno di note di geranio e palmarosa. Nel fondo le note di rosa continuano ad essere presenti, ma si sciolgono nel calore legnoso del patchouli e del sandalo, nelle fumigazioni erbacee e sottilmente dolci della mirra e nell'abbraccio delicatamente vanigliato del benzoino. Non mancano tocchi di ambra e muschio che offrono un letto sul quale la fragranza si poggia per regalarci l'ultimo indugio del sentimento amoroso.

Quartz Rose è una eau de parfum che offre una gioia profonda e persistente, indistintamente per un uomo o per una donna.

Non vi rimane altro che passare per provare il soffio caldo e discreto, ma insinuante ed ineluttabile dell'amore, per il corpo e...per l'anima!

mercoledì 6 ottobre 2010

Eau Duelle - Diptyque


Eau Duelle è l'ultima eau de toilette di Diptyque. La fragranza è un elogio alla via delle spezie e soprattutto alla spezia forse più utilizzata nel mondo del profumo: la vaniglia. Tuttavia il profumo offre delle sorprese inattese, poiché è dedicato al contrasto di luce ed ombra che nasce dall'accordo fra l'incenso e la vaniglia. Le note di testa sono fresche ed esplosive grazie alla nota morbida delle bacche di ginepro in accordo con l'elemi (resina), ma anche con il tocco speziato del cardamomo e delle bacche di pepe rosa. Il soffio caldo dello zafferano introduce il cuore che rivela un accordo fra il té nero e il calamus, una radice che ci regala una consistenza densa e delicatamente animale. Tuttavia non manca il sostegno di un accordo fiorito ricco e nitido. Il fondo è ricco di chiaroscuri e di contrasti fra le due qualità di vaniglia utilizzate (firnat e bourbon) e l'olibano somalo, la cui parte affumicata è accentuata da decise pennellate di cypriol, una materia prima estratta dalle radici di una specie di papiro che cresce in India. La fragranza è stata sapientemente orchestrata da Fabrice Pellegrin di Firmenich ed è disponibile in due formati (50ml e 100ml). A breve sarà disponibile anche il profumo solido nella deliziosa confezione nera con impresso il classico logo ovale.

Coeur de Vétiver Sacré - L'Artisan Parfumeur


Coeur de Vétiver Sacré, la nuova fragranza de L'Artisan Parfumeur, nasce come omaggio sacro agli dei per le ispirazioni che l'oriente ha offerto al mondo del profumo. La composizione si apre su guizzi di bergamotto che brillano su una tazza di té nero delicatamente affumicato, nella quale sono stati lasciati in infusione tocchetti di zenzero candito. Nel cuore una nota cipriata di iris è sapientemente combinata con la trasparenza umida di una rosa appena accennata. Il profumo poggia su un fondo muschiato, appena cuoiato e vanigliato al quale fa da contraltare una nota luminosa di vetiver acquatico. Nonostante il nome della fragranza, il vetiver è un pretesto per raccontarne le sfaccettature luminose, speziate, legnose ed affumicate. Come se il naso, Karine Vinchon di Robertet, avesse voluto destrutturare la materia prima e riassemblarla mettendone in evidenza le peculiarità. Coeur de Vétiver Sacré è una eau de toilette ed è disponibile in due formati (50ml e 100ml).

mercoledì 22 settembre 2010

Novità in casa Tauer


Come di consueto, ogni anno dopo il Pitti Fragranze le novità si suggeguono una dopo l'altra. Questa è la volta di Andy Tauer, con le sue due nuove composizioni: Une Rose Vermeille e Eau d'Epices.


Une Rose Vermeille è la decima fragranza composta da Andy e appartiene alla collezione Homages, che ospitava già il tanto apprezzato Une Rose Chyprée. Si tratta di una rosa raffigurata nella sua piena opulenza, con decise pennellate di colore vermiglio che la rendono intrigante, vibrante, accattivante, sensuale e allo stesso tempo elegante. In testa scopriamo subito un accordo agrumato con limone e bergamotto, smussati dalla presenza della lavanda. Ma già dopo pochi istanti di evoluzione della fragranza veniamo sedotti dalla materia prima che risplende nel cuore del profumo: una bellissima rosa bulgara, tinteggiata da tocchi poudré di violetta e resa golosa da una nota di lampone. Il cuore è supportato da un fondo notevolemente strutturato e costruito su note di sandalo, vaniglia, fava tonka e ambra. Una composizione ricca e lussuosa da indossare e da non negarsi tutte le volte che abbiamo bisogno di sentirci importanti...


Eau d'epices è invece in assoluto l'ultima composizione di Andy, la dodicesima. Questo profumo ci prende per mano e ci porta verso l'inverno, in quei momenti in cui ci piacerebbe rimanere accoccolati in un cantuccio, con un bel fuoco che scoppietta davanti a noi, con una tazza di vin-brulé e del pan di spezie da assaporare. Le note di testa sono già impregnate di spezie calde come la cannella e i chiodi di garofano, alle quali il cardamomomo funge da controcanto. Tuttavia la miscela esplosiva è resa luminosa dalla presenza del mandarino. Il cuore è affidato al fiore d'arancio, morbido e vellutato, dalle sfaccettature suadenti apportate da note di gelsomino e iris. Il fondo, in perfetto stile Tauer, è introdotto da volute di incenso che aprono la strada alla nota complessa e strutturata del cisto labdano, accompagnata dai sentori caldi e avvolgenti dell'ambra e della fava tonka. Un tocco di elegante secchezza è poi aggiunto dalla nota scabra del vetiver. Un vero conforto ed una gioia intima per le serate più fredde o per rendere allegre anche le giornate più grigie...


A questo punto vi chiederete come mai ci sia un salto fra Une Rose Vermeille (n.10) e Eau d'Epices (n.12). Questo salto (n.11) si chiama Carillon pour un ange, profumo incentrato sul tema del mughetto, composto in esclusiva (almeno solo per ora, ma in futuro...chissà!) per Luckyscent di Los Angeles.


Vi saluto con un promemoria: le fragranze più ricche e concentrate, come quelle di Andy, si esprimono al meglio sulla pelle, quindi...vi aspetto!!

martedì 21 settembre 2010

Mona di Orio - Les Nombres d'Or


Les Nombres d'Or è il nome della nuova collezione di eaux de toilette create da Mona di Orio. Il titolo della raccolta richiama alla mente la bellezza perfetta: Les Nombres d'Or, ovvero la sezione aurea. Per comprendere il significato della collezione dobbiamo per un attimo abbandonare la profumeria e rivolgerci al mondo della matematica, per fare un brevissimo ripasso di geometria. La sezione aurea è un rapporto di proporzionalità, definito da Euclide, tra due parti di un segmento che rispondono ad una precisa relazione matematica. Questo rapporto sarebbe stato osservato in natura in svariati esempi: nella sequenza di crescita delle foglie sui rami degli alberi, nello sviluppo della chiocciola del guscio di conchiglie perfette come il nautilus, nelle evoluzioni di volo degli uccelli, nel rapporto tra le varie parti del corpo umano e in moltissimi altri casi. A questo rapporto di proporzionalità è stato sempre associato il concetto di armonia e bellezza. Si narra che Fidia abbia utilizzato ripetutamente questa nozione per progettare il Partenone affinché l'occhio umano, abituato ad osservare questo rapporto in natura, potesse trarne equilibrio ed armonia.

Mona di Orio si è lasciata affascinare ed ispirare da questo concetto per offrirci una collezione dedicata alla bellezza delle materie prime di qualità ed all'armonia degli accordi utilizzati nella composizione. Protagonisti della serie sono tre accordi emblematici della profumeria di tutti i tempi: l'ambra, il muschio ed il cuoio.

Ambre è una composizione ricca e suadente, fiorita e talcata, nella quale sono presenti note di legno di cedro dell'Atlante marocchino, Ylang Ylang delle Comore, resina di Tolu, benzoino e vaniglia del Madagascar.

Musc è invece un sentore morbido e confortevole, ma allo stesso tempo fresco, grazie alle note di neroli (distillato del fiore d'arancio), angelica (una radice che presenta delle note muschiate), rosa, eliotropio e fava tonka.

Cuir è nettamente la creazione che mostra la struttura più decisa, con sfaccettature speziate, legnose e affumicate che si rivelano con note di cardamomo, assenzio, cade (una specie particolare di ginepro che cresce soprattutto nel mezzogiorno del mediterraneo), opopanax (una resina calda, morbida e delicatamente vanigliata) e castoreum (nota cuoiata e animale).
Con queste fragranze Mona di Orio mette in campo tutte le nozioni della sua formazione classica al fianco del grande maestro Edmond Roudnitska, reinterpretandole con personalità ed originalità, senza mai eccedere, per regalarci dei perfetti esempi di sobria eleganza.
Vi aspetto in negozio per provare ed apprezzare Les Nombres d'Or!

giovedì 5 agosto 2010

Marie Claire Beauty Awards - Risultati


Boudoir 36 è stata eletta nella TOP 3 delle profumerie d'Italia in seno al Marie Claire Beauty Awards 2010.

I ringraziamenti più sentiti vanno alla redazione di Marie Claire e, soprattutto a clienti, estimatori, amici e appassionati che si sono presi la briga di registrarsi al sito di Marie Claire per poter votare!

I risultati del contest possono essere consultati seguendo questo link.

Ancora grazie e...un augurio di serene vacanze estive! Magari costellate da fragranti sentori, profumi avvincenti e stimolanti scoperte!

venerdì 16 luglio 2010

Andy Tauer - Orange Star


Orange Star è la nona fragranza composta dall'ormai apprezzatissimo compositore svizzero Andy Tauer.
Si tratta come sempre di una eau de parfum dalla struttura importante e dalla persistenza lunga e profonda.
Il tema è quello del fiore d'arancio e del suo indissolubile legame con la sensazione di pulizia. Tuttavia Andy riesce sempre ad avvalersi del suo tocco compositivo retrò ed elegante donando ad un bouquet classico un tratto altero e distinto.
La fragranza si apre su note agrumate dolci e delicate come quelle delle clementine e delle arance rosse. Chiudendo gli occhi sul soffio delle prime note mi affiorano alla memoria immagini autunnali di tenera infanzia, quando le prime scoperte dei frutti succulenti regalano la sorpresa golosa di sensazioni inattese. L'accordo agrumato è spinto verso l'alto da note aldeidate, ma viene sostenuto da note aromatiche di verbena che, nel volgere di poco tempo, introducono il tema fiorito del cuore donandogli una sfaccettatura verde ma rotonda. Se conoscete gli altri profumi della collezione di Andy troverete in questa sfaccettatura qualcosa in comune con le note verdi ma avvolgenti e leggiadre con reminiscenze di mughetto utilizzate in Reverie au jardin o nella note di cuore di Vetiver Dance. Tuttavia stiamo parlando solo delle sfumature, perchè il tema fondamentale è, come già detto quello del fiore d'arancio, che poco per volta si insinua fino a brillare radiosamente in tutto il suo candore. Il petalo di questo fiore è reso carnoso da sottili sussurri di ylang ylang e al contempo vellutato grazie alle note talcate della violetta e dell'iris. Il fondo è strutturato ed elegante, con un carattere orientale ed ambrato, delicatamente legnoso e misterioso. Si alternano note ambrate di cisto labdano, morbide e sottilmente golose di fava tonka e vaniglia, strutturate e secche di patchouli e incenso. Orange Star è un profumo che brilla seducente nella notte, che nel suo gusto formalmente distinto vibra di un fascino atemporale, adatto a chi ama le sensazioni di freschezza e pulizia, ma che allo stesso tempo non indulge alla classe e all'eleganza.
Per chi avesse voglia di scoprirlo, Orange Star è già disponibile. Vi aspetto!

giovedì 1 luglio 2010

Acqua di Genova


Acqua di Genova è un'acqua di colonia gentile e sobria, caratterizzata dalle classiche note agrumate, ma arricchita da sottotoni muschiati e delicatamente legnosi. Semplice, ma al contempo elegante e raffinata, è stata creata nel 1853 per la Casa Reale Savoia dal distillatore e profumiere genovese, Stefano Frecceri. In quell'epoca Acqua di Genova diviene ben presto un indispensabile complemento per la toletta di svariati uomini noti e si diffonde in tutte le Corti Reali europee. Illustri personaggi che hanno segnato la storia d’Italia, come Vittorio Emanuele II e Camillo Benso conte di Cavour la utilizzano per arricchire, con un tocco di distinzione, la propria immagine pubblica. La Contessa di Castiglione, considerata all’epoca la donna più bella e seducente d’Europa, non rinuncia ad Acqua di Genova ed impone il fascino del suo profumo all’imperatore Napoleone III di Francia.


Tra la fine dell'ottocento e i primi del novecento, Acqua di Genova vinse ben ventiquattro medaglie d'oro alle esposizioni universali che si tennero in giro per il mondo.

Acqua di Genova é un antico gioiello dal sapore ottocentesco, dedicato a chi sa cogliere ed apprezzare la genuinità delle formulazioni all'antica, la ricercatezza di un prodotto d’altissima qualità, nonché l'eleganza dei flaconi fatti a mano che conservano ancora la pompetta rivestita di seta.

Vi aspetto per apprezzare anche i benefici della ricca linea per il bagno di cui è corredata.

venerdì 11 giugno 2010

Nuit de Tubéreuse de L'Artisan Parfumeur

Nuit de Tubéreuse, la nuova eau de parfum de L'Artisan Parfumeur, è il racconto di una sensuale notte d'estate a Parigi. Luci vibranti, vita notturna eccitante, ma nonostante tutto un'aggraziata delicatezza pervade l'atmosfera. Sensualità segreta e magiche tentazioni fanno vibrare i sensi.

Il petalo della tuberosa racchiude in sé questi contrasti, candido pallore e sensualità carnale. Non per niente L'Artisan Parfumeur ha scelto questo fiore per raccontarci la notte parigina. Come tutte le ultime fragranze de L'Artisan Parfumeur, anche questa eau de parfum è stata magistralmente architettata dal maestro profumiere Bertrand Duchaufour. La composizione si sviluppa attorno ad un'assoluta di tuberosa, traendo ispirazione dalle molteplici sfaccettature di questa preziosa materia prima.

Le note di testa sono delicatamente speziate e ancora una volta giocano sul duplice carattere della tuberosa, grazie alla sovrapposizione di spezie fredde, come il cardamomo, e di spezie calde come il pepe e il chiodo di garofano, legate dai sentori fruttati e legnosi delle bacche rosa. Questo cocktail è comunque rinfrescato da note agrumate di limone e bergamotto. Il cuore è un'esplosione di fiori bianchi: tuberosa e fiore d'arancio, rinforzati dalla potenza narcotica dell'ylang-ylang. Tuttavia anche la rosa non scompare in questo bouquet euforizzante. E improvvisamente si insinua inaspettata la nota tropicale del mango. L'assoluta di tuberosa apre la strada verso le note di fondo, con i suoi toni notturni e terrosi, sposandosi con le radici di angelica. Il carattere della fragranza tuttavia non perde il suo candore latteo grazie alla presenza di legni preziosi e satinati come il sandalo, resi sensuali e vellutati dalla presenza del muschio e di avvolgenti balsami orientali come il benzoino e lo storace. Un capolavoro narcotico ed ipnotico...come le luci e la vita delle notti parigine!

Da provare immediatamente!!

martedì 25 maggio 2010

Mémoire d'un thé au Maroc

Boudoir 36 vi aspetta domenica 30 maggio 2010 a partire dalle ore 18 per una degustazione di the marocchino alla menta.

In quest'occasione potrete conoscere la linea Les Sens de Marrakech, dedicata al rituale marocchino del benessere e della cura del corpo. Les Sens de Marrakech nasce dalla fascinazione che Céline, la donna francese fondatrice del marchio, ha subito dalla terra del Marocco. Non si tratta solo di uno spunto creativo, bensì del desiderio di una donna di appropriarsi di una cultura ancestrale e di un patrimonio lontano dai nostri quotidiani ritmi frenetici. La linea si basa prevalentemente sugli effetti benefici dell'olio di Argan, ricco di oli grassi insaturi e di vitamina E, nonchè di tocoferoli, flavonoidi e steroli. Grazie a queste caratteristiche l'olio di Argan non solo nutre, idrata ed elasticizza la pelle, ma ne combatte anche l'invecchiamento grazie alle sue proprietà antiossidanti. L'olio di Argan usato per la composizione dei prodotti Les Sens de Marrakech viene acquistato direttamente dalle cooperative locali gestite in prevalenza da donne. Inoltre Les Sens de Marrakech impiega in loco qualche decina di artigiani marocchini per il confezionamento e la decorazione dei flaconi. Oltre ai prodotti per la cura del corpo, il marchio ci offre anche i prodotti tipici del rituale orientale dell'hammam: il sapone nero all'eucalipto, l'acqua di rose, il rhassoul e l'olio di Argan puro.

Vi aspettiamo per offrirvi un momento di pace da portare con voi nell'intimità domestica e per costruire il vostro rituale...ovvero la vostra fuga verso paesi lontani!

giovedì 6 maggio 2010

Top Ten Profumi Primavera Estate 2010

Spesso l'arrivo della bella stagione ci fa venir voglia di cambiamenti, di stare un po' di più all'aria aperta o di respirare qualcosa di diverso. E il profumo che ci accompagna durante una giornata può anche essere una piccola evasione dalla monotonia delle giornate trascorse in ufficio, mentre fuori il sole splende. Per questo motivo vi suggerisco dieci profumi che possono aiutarci a compiere queste fughe immobili dal quotidiano. Sono fragranze che suggeriscono un'idea di freschezza, di leggiadria e di leggerezza, ma anche di una sensualità diversa, che parla di pelle scoperta sotto la luna estiva.

Mattina di pulizia: Castile di Penhaligon's
Un profumo che mette in evidenza il sentore candido e pulito del fiore d'arancio. Indossatelo con l'eleganza distinta che è sempre propria della semplicità! Nell'attesa che arrivi Orange Blossom della collezione Anthology di Penhaligon's...

Elegante freschezza: Neroli Sauvage di Creed
Nonostante il profumo porti il nome del distillato del fiore d'arancio, appunto il Neroli, la parte agrumata è preminente. Io lo rappresento come un fiore d'arancio ricoperto di bucce d'agrumi. Il fondo è secco e legnoso con dei toni muschiati e delicatamente ambrati.

Frizzante dinamismo: Oyedo di Diptyque
Una volta un mio amico mi ha detto che quando indossa questo profumo prova una sensazione di freddo immediata. Una sferzata energetica grazie alla presenza dello Yuzu, che ci proietta nell'atmosfera giapponese della vecchia Tokyo, dal cui nome, Yedo, deriva il nome della fragranza. Le note si sviluppano prolungando la sensazione agrumata con una parte verde e aromatica di menta e timo, su un fondo legnoso dove spicca il patchouli. Io lo adoro in estate, di sera, sovrapposto con una fragranza all'incenso!

Nostalgia mediterranea: Philosykos di Diptyque
Tenero ricordo di un pomeriggio estivo in cui con tutta la famiglia si andava a raccogliere i fichi in campagna. Il sentore verde e colloso della foglia ruvida, la goccia lattescente che sgorga dal frutto e la secchezza della campagna mediterranea.

Brillante morbidezza: Ninfeo Mio di Annick Goutal
Al primo spruzzo questa magica fragranza ci regala una sensazione immediata di freschezza agrumata limpida e brillante come uno smeraldo. Dopo il profumo inizia a diventare più soave, rimanendo morbido, nonostante il fondo sia legnoso e asciutto. Per apprezzarlo fino in fondo bisogna necessariamente indossarlo! (per una recensione più approfondita seguite questo link).

Fogliame sofisticato: Eau de Lierre di Diptyque
Potrebbe sembrare un profumo banale per essere un Diptyque, ma in effetti ha un tratto di signorilità che mi fa perfettamente immaginare un signore distinto che lo indossa uscendo dal 34 di Boulevard Saint Germain. Verde, secco, anche se delicatamente acquatico e fiorito. Il tema è quello della foglia di edera, con la sua amarezza morbida. Non bisogna giudicarlo nell'immediato, bisogna aspettare che la parte verde si fonda bene con le note muschiate e legnose.

Aggraziata leggerezza: La Chasse aux Papillons di L'Artisan Parfumeur
Un delicato bouquet di fiori bianchi, un tocco di verde, un malizioso soffio di spezie. Il cocktail necessario per una giornata di primavera a caccia...di ciò che più ci piace!

Pioggia d'estate: Un Matin d'Orage di Annick Goutal
Una gardenia in un giardino giapponese in un mattino di pioggia. Il profumo si apre su note frizzanti, di foglie umide, grazie alla presenza del freddo accordo verde e speziato fra lo shiso (pianta aromatica giapponese) e lo zenzero. Il fiore bianco è presente, ma senza essere ingombrante, e poco per volta diventa sempre più splendente, come se il sole ne rivelasse i petali, precedentemente imperlati dalla pioggia.

Notturno di pelle nuda: Songes di Annick Goutal
Una sensualità dirompente e allo stesso tempo non sfacciata riesce sempre a conservare un tratto di eleganza. E Songes riesce perfettamente in questa impresa: ricco ed opulento, carnoso come un fiore tropicale, ma pur sempre candido come la neve, o come il fiore vanigliato al quale si ispira. Da indossare per le serate all'aperto direttamente sulla pelle nuda scoperta, o tuttalpiù appena coperta da un velo di seta che regala un gioco di trasparenze!

Ariose volute d'incenso: Passage d'Enfer di L'artisan Parfumeur
Solitamente quando si pensa ad un profumo a base di incenso si crede di dover indossare un profumo austero, magari non adatto alla stagione calda. Invece Passage d'Enfer dell'incenso conserva soprattutto il mistero. Il cuore è alleggerito da note fiorite di rosa e di giglio, sottilmente speziate e delicatamente cuoiate. Un accenno di nota aldeidata contribuisce a sostenere l'incenso e a conferire alle note fiorite un senso di pulizia.

Auguro a tutti una profumata stagione primaverile e una riposante estate. E...non dimenticate di venire a cercare il vostro nuovo profumo per cambiare stagione, pelle, umore, appeal, fascino...!!

giovedì 29 aprile 2010

Marie Claire Beauty Awards


Boudoir 36 è stato selezionato dalla rivista Marie Claire per partecipare ai Beauty Awards 2010 nella categoria delle profumerie.
Se riconoscete in Boudoir 36 le qualità di competenza, charme, atmosfera e assortimento che potrebbero farne il vostro punto vendita preferito potrete votarlo fino al 10 giugno 2010. Chi vota parteciperà ad estrazioni quotidiane di prodotti di bellezza.
Per votare bisogna accedere al sito http://beautyawards.marieclaire.it/, registrarsi ed attendere una e-mail di conferma per poi poter effettuare la propria scelta.
Ringrazio la redazione di Marie Claire per avermi inserito nella rosa dei candidati, ma soprattutto coloro che vorranno impiegare parte del proprio tempo per votarmi!

giovedì 8 aprile 2010

Ninfeo Mio di Annick Goutal

Ninfeo Mio è la nuova Eau de Toilette di Annick Goutal che nasce da un'ispirazione, ancora una volta, italiana. Da lungo tempo Isabelle Doyen e Camille Goutal lavoravano attorno ad una formula ispirata al giardino delle Esperidi. Un accordo agrumato, verde e legnoso. Un giorno un amico di Isabelle è andato a trovarla nel suo laboratorio, appena di ritorno da
un viaggio a Roma. Lei gli ha raccontato del suo nuovo lavoro per Annick Goutal e lui, di rimando, le ha descritto una visita al giardino di Ninfa, nei pressi di Roma. Un luogo incantato, quasi dimenticato dal tempo. Il racconto
dell'amico ha dato una nuova ispirazione alla Doyen che ha rimesso mano alla formula, aggiungendo delle sfaccettature aromatiche, grazie alla lavanda, e verdi, come le foglie di fico. Il risultato si è rivelato interessante per Camille Goutal, ma volendo essere sicure della strada descrittiva che avevano intrapreso, si sono recate a Roma per visitare il giardino di Ninfa. La presenza di numerosi alberi di fico e di piante di lavanda ha confortato le due creatrici confermando che il sentiero battuto nella loro sperimentazione era quello corretto. Decisiva fu infine la scoperta del corso d'acqua che attraversa i giardini: il fiume Ninfeo!
Ninfeo mio è una eau de toilette che segue l'ispirazione della freschezza e che si sviluppa verso degli accenti più soavi e dolci. In testa la percezione degli agrumi offre una visione scintillante. Il limone brillante e succoso diventa poco per volta sempre più verde cedendo il passo al petigrain bigaradier, il distillato delle sommità verdi, foglie e arbusti, dell'albero dell'arancio amaro. Il quadro è ancora arricchito dalla presenza del galbano, una resina iraniana, che offre ancora del verde alla fragranza, ma più asciutto. Gli agrumi, ed in particolare il bergamotto, sono sostenuti dalla presenza della lavanda. Il sentore della foglia di fico si percepisce solo un po' più avanti nell'evoluzione, quando iniziano ad essere presenti gli aspetti più morbidi e rotondi, quasi lattei, della fragranza. Il ponte che ci porta verso il fondo della fragranza è costituito da una sensazione aerea di petalo, un leggiadro soffio di gelsomino (Hedione) che introduce l'accordo che Isabelle Doyen chiama "Bois de citronnier": un sentore delicatamente legnoso, sofficemente amaro, deliziosamente dolce che è costruito su una base secca con accenti sofficemente muschiati
tinteggiati dalla cumarina e resi succulenti da morbidezze lattoniche, pur rimanendo sempre il ricordo aspro dell'arancio amaro.
Ninfeo mio è una fragranza che potrà regalarci dei bei momenti, teneri e allo stesso tempo freschi. E' disponibile in versione femminile nelle taglie 50ml e 100ml e nella versione maschile nella taglia da 100ml. I flaconi sono sabbiati e colorati con un delicato verde acqua.
Venite a provarlo!


venerdì 19 marzo 2010

Esxence 2010


Esxence, the scent of excellence, è l'evento della profumeria d'arte che si terrà a Milano dal 25 al 28 Marzo 2010.
Le prime due giornate sono riservate esclusivamente agli operatori del settore, mentre gli ultimi due giorni saranno aperti al grande pubblico.
I visitatori potranno ammirare i capolavori della migliore profumeria artistica internazionale, apprezzare in anteprima le novità presentate dai marchi ed interloquire direttamente con i creatori. Inoltre saranno presenti anche l'Osmotheque di Versailles, ente che si occupa della conservazione del patrimonio storico della profumeria del passato, il museo del profumo di Milano, Mouillettes & Co, unica società di formazione italiana del mondo del profumo e i maggiori esponenti della web community e della blogsfera internazionale (Sniffapalooza, Bergamotto e Benzoino, ecc.). La manifestazione inoltre è ricca di appuntamenti con la stampa e di conferenze che toccheranno interessanti argomenti che riguardano gli aspetti creativi, distributivi, culturali e commerciali del mondo della profumeria artistica. Per maggiori informazioni consultate il sito http://www.esxence.com/

giovedì 4 marzo 2010

Vini e Profumi con Go Wine e Boudoir 36


Giovedì 11 marzo l'associazione Go Wine vi invita a scoprire quattro vini dell'Antica Tenuta Nanfro di Caltagirone. Il carattere e la struttura dei vini verrà messa in evidenza dall'abbinamento di questi ultimi con quattro grandi profumi che ne condividono le principali note olfattive. La degustazione olfattiva verrà condotta da Antonio Alessandria della Profumeria Artistica Boudoir 36 di Catania. La quota di partecipazione alla serata comprende anche la degustazione di piatti tipici in abbinamento ai vini e sarà di € 20,00 per i soci Go Wine e di € 25,00 per i non iscritti. La degustazione si terrà presso l'agriturismo Il Sole e il Sale di Acireale. Le iscrizioni si chiuderanno mercoledì 10 marzo alle ore 13.

L’Associazione “Go Wine”, costituitasi ad Alba nella primavera del 2001, nasce da un’idea semplice, che prende ispirazione dal modo in cui è cambiata l’immagine del vino negli ultimi 10 anni. Il vino non solo inteso come prodotto di qualità ed espressione della cultura agro-alimentare di un paese, ma piuttosto come prodotto che mette in moto la gente e che invita a viaggiare. Go Wine guarda al consumatore di qualità che ama muoversi per il vino, per conoscere i luoghi della produzione senza tralasciare il legame di ogni vino con il suo territorio.

Prenotazioni:
tel.: 345 2109501 - Silvia Tosto

lunedì 1 marzo 2010

Arte e Profumo


Qualche giorno addietro Andy Tauer mi ha invitato a scrivere qualche riflessione sul rapporto tra arte e profumeria. Il risultato è stato pubblicato sul nuovo sito tematico “Perfumism”. Se volete leggere la versione originale in inglese potete seguire questo link, altrimenti di seguito trovate la traduzione in italiano.
Ringrazio Andy Tauer, compositore di profumi che stimo moltissimo, per avermi dato questa opportunità.
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Se mi soffermo a pensare all’arte, compio un’associazione immediata con l’attività dell’uomo. Tuttavia ritengo che ci sia una differenza fondamentale tra arte e artigianato: la realizzazione di un’opera d’arte richiede certamente anche manualità e abilità tecniche, ma necessita soprattutto della sinergia di determinati fattori come la creatività, l’espressività e l’estetica. Personalmente credo che l’arte sia una rappresentazione della realtà che l’artista crea per lanciare un messaggio, per esprimere un proprio punto di vista, per gridare al mondo qualcosa che gli pulsa dentro.
Quando un individuo entra in contatto con un’opera d’arte, avvia dentro di sé un processo che si sviluppa prevalentemente in due fasi: innanzitutto una stimolazione sensoriale e, successivamente, un’elaborazione complessa che coinvolge il bagaglio culturale dell’individuo, nonché la sua esperienza e la sua sensibilità. Ma ciò che più mi affascina è il modo rapido ed inconscio in cui ciò avviene. E se parliamo dell’olfatto questo corto circuito è ancora più rapido e coinvolgente.
Quando un profumo viene indossato o vaporizzato in un ambiente non possiamo evitare di entrarvi in contatto tramite la respirazione. Se la fragranza è semplicemente buona o cattiva innescherà soltanto un apprezzamento di carattere sensoriale. Questo è tipico della profumeria funzionale: ci esprimiamo dicendo “buono” o “sgradevole” e l’esperienza è conclusa. Invece un profumo di taglio artistico non è soltanto buono o gradevole, ma soprattutto induce delle reazioni, dando luogo a pensieri interiori che sfociano in un giudizio più profondo. E innegabilmente riesce a stimolare la curiosità: quando ci imbattiamo in un capolavoro non ci stanchiamo mai di contemplarlo. Il profumo, pur mantenendosi all’interno della propria struttura, evolve come una creatura vivente: continueremo a riconoscerlo, ma la sua variabilità ci permetterà di apprezzarne sfaccettature sconosciute che ad ogni istante ci suggeriranno pensieri nuovi e visioni inedite.
Ovviamente se un profumo è un capolavoro ne riconosciamo a priori la qualità e l’originalità, dove quest’ultima caratteristica non è intesa come la capacità di proporre una novità assoluta dal punto di vista della struttura (sarebbe sempre più difficile creare un capolavoro), bensì come la capacità di raccontare una storia personale: un profumo alla rosa è pur sempre il ricordo dell’odore di una rosa, ma ogni composizione può interpretare il fiore in maniera originale ed individuale.
Come già detto, ritengo che la valutazione di un’opera d’arte proceda su un sentiero che parte dalla sensazione e porta all’emozione, ma è necessario sottolineare che tale percorso passa attraverso il desiderio di sapere di più dell’oggetto in questione, di parlarne e di azzardare una sua interpretazione. Discutere di un profumo, sfortunatamente, non è semplice; d’altra parte in tutte le lingue del mondo, il lessico disponibile per descrivere una sensazione olfattiva è decisamente povero. Probabilmente questa è una delle ragioni per cui la gente di solito si intimidisce all’atto di improntare una discussione intorno ad un odore. Molte persone riescono ad esprimere descrizioni dettagliate di forme e colori quando osservano una scultura o un’opera pittorica, ma le stesse persone potrebbero non riuscire a descrivere le loro sensazioni volendo commentare una fragranza. Questa difficoltà potrebbe essere una delle cause principali dell’esclusione del profumo dalla sfera dell’arte, anche se non bisogna trascurare il fatto che il profumo è un oggetto di consumo che si acquista e si usa. Ma mi permetto di fare una domanda: esiste qualcosa che regala sensazioni di gioia, di ilarità o di nostalgia più rapidamente ed inconsciamente di un profumo? E cosa riesce a commuovere l’animo umano più di un’opera d’arte? Quindi, con un semplice sillogismo: esiste qualcosa di più artistico di un profumo?

mercoledì 24 febbraio 2010

(diptyque) RED


Boudoir 36 è lieto di annunciare l'arrivo della candela (diptyque) RED TM. Si tratta di una candela colorata in edizione limitata, profumata con un accordo di tre ingredienti fondamentali: la vaniglia del Madagascar, delicatamente speziata e ambrata con sensuali sfaccettature legnose, la vaniglia indiana, proveniente dal commercio equo, con sentori di tabacco e di fieno, ed il tè rooïbos sudafricano, fresco, con note di tabacco di Virginia, mate e frutti rossi. Il sentore che si sprigiona da questo accordo è allo stesso tempo luminoso e vellutato.
Ma la cosa più importante è che questa candela partecipa al progetto (RED), creato da Bono VOX, cantante degli U2, e da Bobby Shriver per sensibilizzare il settore privato nella raccolta di fondi a favore del Global Fund to Fight AIDS, Tubercolosis and Malaria. Nello specifico (RED) assicura terapie, cure e strumenti di prevenzione per i malati di AIDS in Africa. (RED) è il colore dell'emergenza, infatti non si può non parlare di emergenza in un continente in cui ogni giorno 3800 persone muoiono di AIDS, quando due pillole al giorno al costo di 40 centesimi di euro potrebbero contenere questa strage. La filosofia di (RED) è quella di stabilire una partnership con marchi commerciali che accettano di creare (PRODUCT) RED, ovvero prodotti che portano il marchio RED. Una parte del profitto proveniente dalla vendita di questi prodotti viene inviata direttamente al Global Fund. Bisogna sottolineare che il consumatore finale non paga niente in più per un prodotto RED. Nella fattispecie la candela (diptyque) RED ha lo stesso costo di una qualsiasi candela colorata Diptyque, ma 4 euro per ogni candela assicureranno circa 10 giorni di cura per un malato di AIDS in Africa.La scatola della candela è decorata con i colori vivaci e le allegre geometrie dei tessuti wax, caratteristico dell'Africa.
Per maggiori informazioni: http://www.joinred.com/

martedì 9 febbraio 2010

Fauchon e San Valentino - Degustazione


In occasione di San Valentino, festa degli innamorati, degli amanti, o semplicemente di chi si vuole bene, Boudoir 36 vi aspetta per un pomeriggio in dolcezza.
Avremo l'occasione di degustare insieme il the "Douceur et Chocolat" della Maison parigina Fauchon, tempio dei grand gourmet di tutto il mondo. Questo the nasce da una miscela di the neri cinesi, delicatamente aromatizzati con scaglie di cioccolato e con un sottile tocco speziato. Un matrimonio segreto, ma soprattutto inatteso ed insolito. Un peccato assoluto per i golosi più smaliziati.


Vi aspettiamo domenica 14 febbraio dalle 18 in poi, in via Santa Filomena 36 a Catania.

Buon San Valentino a tutti!

giovedì 14 gennaio 2010

Le restrizioni IFRA

Chi crede che la profumeria sia un'arte, alla stregua della pittura, della musica o della scultura, dovrebbe analogamente credere nella sua libertà di espressione e nella conservazione del patrimonio del passato. Però il profumo vive appoggiandosi sulla nostra pelle e questo aspetto comporta purtroppo delle restrizioni sull'utilizzo di alcune materie prime, soprattutto di origine naturale. Su questo tema è apparso un interessante articolo sul quotidiano francese Le Monde. Per chi avesse voglia di approfondire l'argomento può leggere l'originale seguendo questo link, oppure può leggere la traduzione che riporto di seguito.



I creatori di profumi hanno la commissione europea sul naso
Nicole Vulser
Le Monde del 13/01/2010


Non si può ancora parlare di una rivolta dei nasi, ma i creatori di profumi sembrano unanimemente irritati dalla propensione della commissione europea a ridurre, anno dopo anno, la lista degli ingredienti leciti per la fabbricazione dei profumi. Tale fatto minaccia la sopravvivenza di alcuni profumi storici, la cui composizione è ormai non conforme alle norme emanate da Bruxelles. Nel quadro dell'autoregolamentazione dell'industria europea della profumeria, l'IFRA (International Fragrance Association) si serve di un gruppo di esperti, di dermatologi, di medici e di specialisti dell'ambiente per definire per ogni prodotto il livello di rischio nei confronti dei consumatori. L'ente pubblica ogni anno, a giugno, una lista di prodotti il cui utilizzo è interdetto, ristretto o regolamentato. La commissione europea si ispira generalmente a tale documento per adattare la propria direttiva relativa ai prodotti cosmetici.

Già da molto tempo, tutti gli ingredienti di origine animale (muschio, ambra grigia, zibetto, castoro) sono stati banditi. Le materie prime che potrebbero comportare un rischio di allergia sono proibite, tra queste il balsamo del Perù, i derivati della cumarina, l'assoluta di foglie di fico o l'alcol benzilico. Tuttavia le essenze di geranio, di gelsomino, di lavanda, l'olio essenziale di una particolare varietà di legno di cedro o l'estratto di foglie di the, nonostante siano strettamente regolamentate o interdette dall'IFRA, non figurano ancora sulla lista nera della direttiva europea sui prodotti cosmetici.

L'essenza di rosa, sia che provenga dal Marocco, dalla Spagna, dalla Cina o dalla Turchia, si trova anch'essa sotto inchiesta. "Più che la stessa rosa, soprattutto cinque costituenti di questa essenza potrebbero eventualmente essere oggetto di restrizioni", indica l'IFRA.

"La nostra gamma di lavoro si riduce. E' un po' come se si chiedesse ad un pittore di non utilizzare più il rosso, poi il blu o il giallo...", dichiara Frédéric Appaire, direttore marketing internazionale di Paco Rabanne.

Bisogna quindi trovare un prodotto sostitutivo di sintesi per recuperare le note olfattive non più utilizzabili. "Il campo delle possibilità si restringe. Le cose cambiano continuamente nella legislazione europea", aggiunge il presidente di Interparfums, Philippe Benacin. "Bruxelles sta uccidendo una parte del nostro mestiere, non si possono ricostruire alla perfezione gli ingredienti naturali", si rammarica Sylvie Polette, vice presidente marketing di Jean Paul Gaultier Parfums. "Questa situazione certamente spinge in avanti la ricerca, ma viene vissuta come una vera e propria coercizione", continua la Polette.

Le più antiche maison di profumi sono le più penalizzate perché sono costrette ad adattare le formule delle loro vecchie fragranze all'attuale legislazione. "Alcuni profumi sono stati creati proprio in virtù dell'assenza di alcuna norma di restrizione penalizzante", spiega François Demachy, creatore dei profumi Dior. Ma il più agguerrito contro questo giogo è certamente Thierry Wasser, nuovo naso di Guerlain. "Noi vendiamo dei profumi tra i quali il più vecchio ha più di 150 anni. Se un giorno Bruxelles ponesse delle restrizioni sulla rosa cosa potremmo fare? La rosa figura tra gli ingredienti di quasi tutti i nostri profumi...si tratta della difesa di un patrimonio". E anche di una storia di famiglia, infatti Wasser racconta, con un candore deliziosamente proustiano, che "Jean-Paul Guerlain (storico profumiere della maison eponima) aveva creato "Parure" per sua madre. Abbiamo dovuto decidere di non produrlo più perché gli ingredienti necessari alla sua fabbricazione non sono più utilizzabili" – e aggiunge - "E' un colpo al cuore!"

venerdì 8 gennaio 2010

Al Oudh - L'Artisan Parfumeur

Boudoir 36 vi invita a scoprire Al Oudh, l'ultima Eau de Parfum edita da L'Artisan Parfumeur e composta da Bertrand Duchaufour.

Il palcoscenico di questa nuova visionaria fragranza è il deserto della penisola araba con le sue immense e sconosciute lande desolate, attraversate dalle carovane che trasportano tesori sfavillanti di oro, mirra, incenso e legno di oudh. Un'atmosfera impalpabile, un mondo lontano e sontuoso, ricco di raffinatezze orientaleggianti.

Questa è la visione d'oriente che L'Artisan Parfumeur ci invita a scoprire: un incontro sensuale tra il legno di oudh ed un tramonto orientale. In Al Oudh, un legno misterioso, avvolgente e conturbante, esala il suo profumo resinoso, balsamico e leggermente affumicato, rivelando un carattere caldo e denso, carico di sentori animali e cuoiati, ma allo stesso tempo speziati e secchi. Inoltre Al Oudh pone un accento particolare sulla sensualità corporea grazie ad una grande dose di cumino e zibetto, unitamente ai sentori cuoiati del castoro, sottolineati da sottili tracce di incenso. Il cuore del profumo è affidato alla rosa, resa intrigante dalla presenza di una spezia difficile da ammaestrare, lo zafferano, dal carattere medicinale e metallico. Nel fondo il profumo è reso rotondo dalle note di vaniglia e fava tonka.

"Legno di Oudh" è il nome che viene dato ad una resina molto rara, prodotta da un albero della specie Aquilaria Malaccensis che cresce prevalentemente nella regione del sud-est asiatico. In particolare questa resina è prodotta dall'albero come strumento di difesa dall'aggressione di funghi o batteri. L'odore del legno di oudh è talmente complesso che non ha eguali in natura, può ricordare un sottobosco muschiato dove crescono dei funghi, ma è arricchito da toni ambrati, legnosi e indolici. In passato questa resina ha assunto un grande significato culturale e religioso. In particolare nella religione musulmana veniva utilizzata per profumare il bagno durante il Ramadan.

Al Oudh esiste al momento soltanto in flacone da 100 ml, deliziosamente decorato con dei delicati arabeschi incisi sul vetro.